Russiz Superiore

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Un segnale forte di impegno, coerenza e una filosofia da sempre improntata alla sostenibilità.
Roberto Felluga, attraverso le aziende di famiglia, si pone come capogruppo e coordinatore del progetto “Viticoltura sostenibile FVG” supportato da Confagricoltura Fvg, dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nell’ambito del PSR 2014 - 2020, “Creazione di poli o reti per lo sviluppo di progetti di innovazione aziendale e di filiera” e cofinanziato dall’Unione Europea.
Il Progetto VIVA prevede la messa a punto di uno strumento di governance basato sulla misurazione dell’impatto derivante dai processi produttivi delle aziende impegnate nella filiera di produzione e commercializzazione del vino, secondo un modello applicativo predisposto e certificato dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM) e collocato nella realtà vitivinicola friulana. L’intento è quello di promuovere l’impegno nell’applicazione di pratiche a basso impatto ambientale, attente alle dinamiche territoriali.
Una necessità per garantire la tutela di un ecosistema, il contrasto ai cambiamenti climatici e un'opportunità per migliorare la competitività e rafforzare così l'immagine del settore vitivinicolo della regione.
Roberto Felluga, anche da Presidente della Sezione economica regionale viticoltura di Confagricoltura Fvg, sostiene già da tempo che “il mercato vuole certamente vini di qualità, ma che siano anche sostenibili”.
E aggiunge: “Se sapremo lavorare bene, potremo consegnare a chi verrà dopo di noi più di quanto abbiamo ricevuto. E’ questo il mio impegno”.
Questo spirito ha portato l’azienda Russiz Superiore a ricoprire il ruolo di azienda pilota per la realizzazione di un “Master plan della sostenibilità tagliato sul territorio”.
Non semplicemente marketing dunque, ma uno stile di vita che quotidianamente impegna tutti in ogni fase della produzione.

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L’indicatore ARIA esprime il totale delle emissioni di gas a effetto serra generate, direttamente e indirettamente, dalle attività aziendali (Inventario di gas a effetto serra). Le emissioni totali sono suddivise in tre categorie: emissioni dirette generate da fonti di proprietà o sotto il controllo dell’azienda (Ambito 1-Emissioni dirette); emissioni indirette dovute al consumo energetico dell’azienda (Ambito 2-Emissioni indirette da consumo energetico); emissioni indirette generate da fonti non di proprietà o sotto il controllo dell’azienda che non siano dovute ai consumi energetici (Ambito 3-Altre emissioni indirette).
Il risultato è rappresentato graficamente dall’anello, in cui il totale delle emissioni è espresso in tonnellate di CO2 equivalenti (tCO2eq) e i segmenti colorati rappresentano il contributo dei diversi Ambiti.

DETTAGLIO
Ambito 1 - Emissioni dirette
Ambito 2 - Emissioni indirette da consumo energetico
Ambito 3 - Altre emissioni indirette

L’indicatore ACQUA esprime il volume di acqua dolce che un’azienda utilizza durante un anno solare, per le attività in campo e per le attività di cantina. L’acqua utilizzata nella produzione ha tre diverse origini: può essere piovana (acqua verde), essere attinta dai corpi idrici (acqua blu), o derivare da processi di rinaturalizzazione dei corpi idrici (acqua grigia). Per ciascuna di queste acque i valori espressi nel cerchio indicano in percentuale la quota sul totale del consumo idrico.

DETTAGLIO
ACQUA VERDE
ACQUA BLU
ACQUA GRIGIA

L'indicatore VIGNETO valuta le pratiche di gestione agronomica: l’uso degli agrofarmaci con le relative conseguenze su acqua, aria e suolo; la gestione del suolo che comprende la concimazione, la gestione della sostanza organica, i fenomeni di erosione e compattamento; e le altre attività aziendali che possono influenzare la biodiversità. L’indicatore esprime il valore complessivo, in una scala che va da E (massimo impatto ambientale) a A (minimo impatto).

Impatto Ambientale
A
MIN
A
B
C
D
E
MAX

L’indicatore TERRITORIO valuta le conseguenze delle attività aziendali sul territorio, inteso sia come ambiente i cui valori da difendere sono la biodiversità, la tutela e la valorizzazione del paesaggio, sia come comunità umana, sulla quale vengono verificate le conseguenze sociali ed economiche su lavoratori, comunità locale, produttori e consumatori. L’indicatore mostra se l’azienda ha soddisfatto i requisiti socio-economici definiti dal progetto.

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VIVA. La Sostenibilità del Vino
Ministero della transizione ecologica